E’ ancora scontro tra Parlamento e Consiglio sul bilancio Ue 2021-2027 sul modo in cui devono essere conteggiati i costi del Recovery Fund.
BRUXELLES – Il Recovery Fund è ancora in fase di stallo. In una – l’ennesima – drammatica riunione, protrattasi fino a tarda ora, il Consiglio europeo ha respinto l’ultima proposta del Parlamento Ue, il quale non l’ha presa affatto bene. A questo punto, è a forte rischio l’arrivo dei fondi per gennaio 2021. Una posizione giudicata “miope” e “irresponsabile” in una nota diffusa dall’Europarlamento.
Il no del Consiglio agli eurodeputati
Il pomo della discordia riguarda il bilancio Ue 2021-2027 sul modo in cui devono essere conteggiati i costi del debito comune che l’Unione emetterà per finanziare il piano.
In sostanza, ieri i negoziatori del Parlamento europeo hanno avanzato un’altra proposta di mediazione, prevedendo l’esclusione dal bilancio pluriennale europeo 2021-27 della spesa degli interessi sul debito comune europeo, che la Commissione europea accumulerà per mettere da parte i soldi del recovery fund. In questo modo, si libererebbero nel bilancio 12,9 miliardi di euro, che sarebbe il Consiglio a deciderne la destinazione (Erasmus o programma sanitario Eu4Health).
Nonostante ciò, la presidenza tedesca ha respinto la proposta, pressata dai Paesi “frugali” che non intendono destinare risorse oltre il Recovery Fund.
Recovery Fund, rischio ritardo
“Il Consiglio ha cecamente rifiutato di considerare un possibile compromesso, sostenendo che questa proposta andava a toccare una delle ‘linee rosse’ stabilite dai leader a luglio. Sembra che il Parlamento abbia un mandato negoziale, mentre il Consiglio ha solo ‘linee rosse’“, è il duro commento del team negoziale del Parlamento sul bilancio Ue guidato dal fiammingo Johan Van Overtveldt